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Redazione

, scritto il 24/10/2024

Categorie: Mostre / Argomenti: FotografiaParigiArte contamporaneaLuigi GhirriMostra fotografica

La mostra ’Viaggio in Italia’ esalta i 40 anni del progetto di Luigi Ghirri con una riedizione del catalogo originale. Ospitata a Parigi, dall’8 novembre 2024 all’8 gennaio 2025 accompagna l’evento internazionale Paris Photo.

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea di Milano, in sinergia con l’Archivio Eredi di Luigi Ghirri, presentano la mostra Viaggio in Italia. Curata da Matteo Balduzzi, sarà ospitata all’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e aperta al pubblico dall’8 novembre 2024 all’8 gennaio 2025. L’esposizione è stata organizzata in occasione di Paris Photo, uno degli eventi internazionali di spicco nel panorama della fotografia contemporanea. La mostra onora i quarant’anni del progetto Viaggio in Italia, ideato dal fotografo Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992) nel 1984, considerato una pietra miliare nella fotografia italiana contemporanea. L’iniziativa presenterà le 86 immagini del catalogo originale, che è stato ristampato in copia anastatica in occasione dell’anniversario.

L’inaugurazione avrà luogo giovedì 7 novembre 2024 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Parteciperanno Antonio Calbi, Direttore dell’IIC di Parigi; Fabio De Chirico, Direttore del Servizio II – Arte Contemporanea e Fotografia della DGCC; Davide Rondoni, Presidente della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea, e Matteo Balduzzi, curatore dell’esposizione. Tra i presenti ci saranno anche Francesca Caruso, Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Giacomo Giovanni Ghilardi, Sindaco di Cinisello Balsamo-Milano, e alcuni dei fotografi che presero parte al progetto originale, come Olivo Barbieri, Gianantonio Battistella, Mario Cresci, Claude Nori. Saranno inoltre presenti Adele Ghirri, Giovanna Calvenzi, Angela e Barbara Jodice.

Al termine dell’inaugurazione, verrà proiettato il documentario Viaggio in Italia. I fotografi vent’anni dopo, diretto da Maurizio Magri. Il film, prodotto nel 2004 da Mufoco ed Emmestudio per il ventennale del progetto, coinvolge molti dei protagonisti originari. Come afferma Gabriele Basilico nel documentario, essi condividevano l’urgenza di esplorare “una normalità delle cose, antieroica, antimitica, quotidiana e non retorica”. Tra le iniziative legate al quarantennale del progetto fotografico, è stata realizzata una ristampa anastatica del catalogo originale Viaggio in Italia (Il Quadrante, Alessandria 1984), curato da Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati. Il volume, progettato da Paola Borgonzoni, moglie di Ghirri, include un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati, ed è considerato uno dei libri d’artista più importanti della storia della fotografia contemporanea. La ristampa, edita da Quodlibet, è stata curata dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e dal Museo di Fotografia Contemporanea, con la collaborazione dell’Archivio Eredi di Luigi Ghirri. La presentazione del volume si terrà venerdì 8 novembre presso la Maison Européenne de la Photographie a Parigi.

Luigi Ghirri, Alpe di Siusi, Bolzano, 1979 © Eredi di Luigi Ghirri - Museo di Fotografia Contemporanea, Milano - Cinisello Balsamo
Luigi Ghirri, Alpe di Siusi, Bolzano, 1979 © Eredi di Luigi Ghirri – Museo di Fotografia Contemporanea, Milano – Cinisello Balsamo

“In un’epoca in cui l’immagine è diventata un linguaggio universale, Viaggio in Italia ci ricorda l’importanza della fotografia come strumento di narrazione e analisi della realtà, ma che si palesa anche come espressione dell’animo di chi, quel paesaggio, fotografa interpretandolo. La capacità di questi autori di cogliere l’essenza di un Paese in piena trasformazione ha reso il Viaggio in Italia di Luigi Ghirri e degli altri artisti una testimonianza imprescindibile del nostro patrimonio visivo, capace di dialogare con il presente e di offrire nuove chiavi interpretative per il futuro”, sostiene Angelo Piero Cappello, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

“All’interno dello straordinario patrimonio del Museo Nazionale di Fotografia Contemporanea, oltre 2 milioni di immagini, Viaggio in Italia è senz’altro un’eccellenza: il tempo, la critica e l’ammirazione hanno onorato tale lavoro, rendendolo uno spartiacque, riconoscendone la novità e la profondità intellettuale e artistica. Cosa lo ha reso tale? La adesione a una appartenenza spirituale, la accettazione di quel demone o angelo che lega l’artista a un luogo, sempre da riscoprire, l’Italia. Un’appartenenza espressa sempre in modo problematico e mai ipocrita o cieco, ma sempre acceso di cuore visionario. Perché l’Italia forse è uno Stato, forse è una nazione e un incrocio di etnie, ma certamente è quel che gli artisti vedono”, dice Davide Rondoni, Presidente del Museo di Fotografia Contemporanea.

“Fu una scommessa e si trasformò in una rivelazione: il Viaggio in Italia di Ghirri e suoi fotografi complici, fece della fotografia l’arte della scoperta, del disvelamento, dell’interpretazione di quel patrimonio unico al mondo che era, ed è, il paesaggio italiano, naturale e urbano, storico e paesaggistico. Riproporre a Parigi, che anche nella fotografia eccelle grazie alle sue istituzioni museali e a Paris Photo, è una scelta sentita e necessaria. La poesia dei loro sguardi, il disincanto verso le trasformazioni, la magia delle scoperte, l’inatteso che diventa nuova realtà troverà al Galliffet il suo rinnovato candore e la sua dirompenza. Grazie dunque a Mufoco e grazie ai colleghi della DGCC, con cui ci unisce il dovere della memoria di progetti tanto riusciti e tuttora vibranti”, dice Antonio Calbi, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

“Viaggio in Italia è nato quarant’anni fa dal desiderio comune di un gruppo di amici di ridare dignità a luoghi e persone che nessuno si sarebbe neppure sognato di guardare e in questa idea apparentemente semplice vi è nascosto un enorme insegnamento, con importantissime implicazioni etiche; questa frase la scrisse mia madre Paola che progettò la veste grafica di questo libro, rimasta inalterata in questa nuova edizione. Ringrazio lei, tutti gli autori e i curatori di questo volume, per aver aperto alle generazioni future una finestra attraverso cui guardare le cose e il mondo in cui viviamo, e gli altri suoi abitanti, con cura e affetto, mettendosi in ascolto. Un invito ad adottare un punto di vista sull’esterno gentile e salvifico”, ha affermato Adele Ghirri.

Informazioni sulla mostra

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