Siena, 24 ottobre 2024 – Sarà un arrivo su scala planetaria che ricalcherà il tracciato finale delle Strade Bianche, poco più di due mesi dopo la celebrazione della ’classica del Nord più a sud d’Europa’, in programma l’8 marzo. Il 18 maggio il palcoscenico sarà tutto per il Giro d’Italia, come anticipato da La Nazione, con la tappa Gubbio-Siena che nella parte finale transiterà appunto per i percorsi resi celebri da Strade Bianche, da Colle Pinzuto fino al micidiale strappo finale di via Santa Caterina.

Ieri era in programma il sopralluogo degli organizzatori, che si sono incontrati con gli uffici comunali. Da mettere a punto ci sono tanti aspetti di una macchina complessa: dal Giro-E con venti squadre, al villaggio commerciale (la cui collocazione deve ancora essere definita), alle aree hospitality all’accoglienza. Una messa a punto particolarmente complessa, per una manifestazione che già l’anno scorso è transitata da queste parti, con l’arrivo a Rapolano Terme.

Ora la corsa rosa torna nel capoluogo dopo tre anni: nel 2021 partì da Siena la dodicesima tappa, con destinazione Bagno di Romagna. Tutt’altra eco (e tutt’altro investimento) è quella invece generata dall’arrivo di tappa di una competizione vista in tutto il mondo, con duecento Paesi collegati da cinque continenti. E lo scenario di piazza del Campo che rappresenta un arrivo unico dopo la salita in Fontebranda in grado di decidere la corsa, se a quel punto non ci sarà ancora un fuggitivo solitario.

Per Siena e il suo territorio non solo una vetrina planeteria, ma anche la conferma di una vocazione ormai consolidata: pochi giorni fa l’Eroica ha portato a Gaiole in Chianti e in tutta la provincia migliaia di appassionati del ciclismo che fu, il Giro d’Italia è la vetrina del professionismo insieme a Strade Bianche, che ha nei giorni scorsi esaurito anche le migliaia di iscrizioni alla Gran Fondo che la domenica ripercorrerà il percorso della classica.

Intorno a tutto ciò (oltre alle altre numerose manifestazioni, a partire dalle filiazioni dell’Eroica ancora con migliaia di iscritti), un movimento che per tutto l’anno rappresenta linfa vitale per un turismo nuovo. Chiedere alle strutture ricettive sempre più attrezzate per accogliere chi viene a vivere in profondità il nostro territorio, pedalando in sella a una due ruote.

Orlando Pacchiani