A luglio era stato un vandalo, questa volta il maltempo. Il blocco completo della Metro B e B1 avvenuto nella serata di mercoledì 23 ottobre è stato causato dall’attivazione di uno dei sistemi di protezione della linea. Parliamo, in sintesi, di una sorta di “dispositivo salvavita”, come quello che si trova in qualsiasi abitazione. In caso di sovraccarichi o problemi elettrici, il dispositivo “scatta” togliendo la corrente a tutta la rete.
Cosa è successo sulla metro B e B1
I tecnici dell’Atac hanno dovuto lavorare fino a tarda notte per riattivare completamente il servizio. Lungo le gallerie delle metro ci sono, ogni 50 metri, dei pulsanti di emergenza che possono essere attivati anche manualmente. Servono, in caso di necessità (il malore di una persona, un guasto alla stazione o ai treni) per interrompere l’erogazione di energia, fermare immediatamente la circolazione e permettere così di intervenire.
Atac, in una nota, spiegava che i tecnici, dopo il blackout del 23 ottobre, stavano intervenendo per “riverificare le protezioni elettriche intervenute”. In pratica, si è proceduto a controllare pulsante per pulsante l’origine del distacco dovuto al maltempo. Un’operazione che, per la sicurezza dei lavoratori, non si poteva fare con i treni in transito. Ecco perché sono state riattivate man mano alcune tratte che erano già state verificate. Individuato il pulsante che era scattato, la circolazione ha potuto riprendere regolarmente la mattina successiva.
Metro ferma per colpa di un vandalo
Una situazione analoga era accaduta lo scorso 6 luglio, con problemi che si erano presentati anche il giorno successivo. Un vandalo, infatti, aveva danneggiato uno di questi pulsanti, causando cali di tensioni su tutta la linea. Anche in quel caso, i tecnici avevano dovuto verificare pulsante per pulsante per cercare l’anomalia e risolvere il problema.