L’ex presidente peruviano Alejandro Toledo è stato condannato a 20 anni e sei mesi di prigione nel caso delle tangenti dello scandalo Odebrecht, che ha portato alla più grande indagine per corruzione nella storia dell’America Latina. Coinvolge il gigante brasiliano delle costruzioni (oggi Novonor) che pagò milioni di dollari in tangenti a funzionari governativi. In Perù il caso Odebrecht vede tra i suoi imputati anche gli ex presidenti Ollanta Humala (2011-2016) e Pedro Pablo Kuczynski (2016-2018). Toledo, che ha governato il Perù dal 2001 al 2006, è stato estradato dagli Stati Uniti nell’aprile 2023 ed è detenuto nel carcere di Barbadillo.

Dal Brasile fino al Messico, così si è diffuso lo scandalo Odebrecht

di Omero Ciai

10 Aprile 2017


Le autorità lo accusato di aver accettato 35 milioni di dollari in tangenti in cambio del permesso per costruire l’Interoceanica Sud, 2.600 km di autostrada che collegano il Paese andino al Brasile. La Corte superiore nazionale di giustizia penale di Lima ha emesso la sentenza dopo anni di battaglie legali, tra cui una disputa sulla possibilità che Toledo potesse essere estradato. “Possiamo affermare, in vista della chiusura di questo processo, che Alejandro Toledo ha chiesto 35 milioni di dollari in cambio dell’aggiudicazione da parte di Odebrecht del progetto dell’autostrada interoceanica e degli accordi concordati”, ha dichiarato la Corte suprema.

Nel processo, l’ex presidente ha ammesso che il suo amico imprenditore Josef Maiman aveva pagato le ultime rate dell’ipoteca sulla sua casa, senza però giustificare la provenienza dei fondi. Mentre il procuratore anticorruzione José Domingo Pérez è riuscito a dimostrare ai giudici il pagamento milionario di Jorge Barata, ex direttore di Odebrecht in Perù, per garantire l’aggiudicazione dell’appalto.

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