Il Comune ha in via precauzionale ha disposto la chiusura di tutte le scuole per domani venerdì 25 ottobre. Pure Bologna-Milan non si giocherà per la pioggia prevista e per i lavori di ripristino della zona vicina allo stadio colpita dall’alluvione
Non si ferma la pioggia in Emilia-Romagna, soprattutto nel Bolognese. E le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse anche domani, venerdì 25 ottobre a Bologna e in alcuni Comuni della provincia tra cui San Lazzaro; chiuse solo le superiori a Casalecchio. Sono previsti temporali su tutto il territorio e la Protezione civile regionale ha per questo emesso un’altra allerta arancione. Una scelta, quella di un’altra chiusura delle scuole, che Palazzo d’Accursio ha valutato, «considerato il grande quantitativo di acqua caduto sulla città nei giorni scorsi e la dimensione dell’impatto dell’alluvione, che ha indebolito la capacità di tenuta dei suoli e, più in generale, del sistema idrico cittadino». L’amministrazione invita quindi i cittadini a limitare gli spostamenti e a fare smartworking. Chiusi tutti i parchi e i centri sportivi.
Lo stop al match
Ma non solo: il sindaco Matteo Lepore ha firmato anche l’ordinanza per sospendere la partita Bologna-Milan prevista domani alle 18 al Dall’Ara, anche considerando che «nel quartiere Porto-Saragozza sono in corso intense attività di ripristino della situazione nelle aree pubbliche e nelle proprietà private. La partita Bologna-Milan porterebbe al Dall’Ara, in via Andrea Costa e quindi nei pressi dell’area più critica della città, circa 35mila persone, con conseguenti problemi di ordine pubblico per la presenza della tifoseria e la chiusura del traffico in tutta la zona circostante sin dal primo pomeriggio e fino alla notte. Tutto ciò creerebbe notevoli difficoltà alle operazioni in corso ed aggraverebbe il contesto in cui già si trova quella zona, creando rischi per l’incolumità delle persone».
Apprensione per le piogge in arrivo
Continua quindi senza sosta il lavoro di ripristino e pulizia nella zona di via Andrea Costa e strade limitrofe e in via Zoccoli, dove anche oggi si sono riversati molti volontari per spalare il fango e svuotare le cantine degli abitanti più colpiti dall’alluvione. Sono 2.285 le volontarie e i volontari, ha fatto sapere in serata Palazzo d’Accursio che, in poco più di 24 ore, hanno aderito all’appello lanciato mercoledì dal Comune: già chiuse, quindi, le adesioni online. Resta critica la situazione nell’area collinare di Bologna e provincia; le piogge previste per domani sono guardate con apprensione. In particolare a San Benedetto Val di Sambro, in località Ca’ di Sotto, si è riattivata una frana che si era attivata nel 1994 e che ha un fronte stimato di circa 700 metri. Sul posto, da due giorni, ci sono i tecnici geologi dell’Agenzia regionale e l’esercito per una ricognizione, con il supporto dei vigili del fuoco in sorvolo sulla zona. Resta sorvegliata speciale anche la Val di Zena, in particolare le condizioni del Laghetto dei Castori e di via Caurinzano a Pianoro, l’area dove sabato scorso è morto trascinato dalla piena Simone Farinelli. Ieri si è intervenuti anche sul torrente Quaderna, tra Budrio e Medicina, per una piccola rotta che sversa acqua nei campi. Sono state invece chiuse, nel Reggiano, le principali rotte, compresa quella sul Crostolo. Nel Ferrarese prosegue la vigilanza degli argini del Po e dei canali del Consorzio della bonifica ferrarese. Nel complesso sono 2.973 le persone ancora evacuate, di cui 1.147 nel Bolognese e i restanti tra il Parmense (190) e il Reggiano (circa 1.636). Sono 31 le persone in carico al sistema pubblico di Protezione civile.
24 ottobre 2024 ( modifica il 24 ottobre 2024 | 19:44)
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