Più che un’amichevole è stata una gran bella festa del calcio femminile, con 5 mila spettatori allo stadio Menti e tanto entusiasmo per l’Italia, che alla fine ha ottenuto un meritato pareggio contro le campionesse del mondo in carica della Spagna.
Entrambi i gol nei minuti finali del match: a 4′ dalla fine le iberiche sono passate in vantaggio in virtù di uno sfortunato autogol di Linari su conclusione di Redondo, ma la reazione azzurra è stata veemente e il pareggio è arrivato 2′ dopo grazie al gol della Beccari: la 20enne juventina su un angolo battuto da Giugliano ha saltato più in alto di tutte, palla sul palo e poi in gol.
Una sfida giocata alla pari, anche sul piano del gioco, tra due nazionali il cui destino potrebbe incrociarsi la prossima estate (entrambe sono già qualificate) alla fase finale degli europei 2025, in calendario dal 2 al 27 luglio in Svizzera.
Le “furie rosse” non sono riuscite a vendicarsi della sconfitta interna (2-3) subita nel dicembre scorso in Nations League; evidentemente le azzurre non rappresentano mai un ostacolo facile. La formazione del c.t. Soncin, che venerdì sera aveva battuto 5-0 Malta allo stadio Tre Fontane di Roma, prosegue invece il proprio cammino in vista dell’appuntamento continentale, con indicazioni importanti un po’ da tutti i reparti. Il match non ha deluso le attese. Un’Italia vivace e intraprendente ha provato a sorprendere le iberiche, raccogliendo applausi; tuttavia le azzurre, trascinate dalle romaniste Giacinti e Di Guglielmo, non sono mai riuscite a centrare lo specchio della porta.
L’occasione migliore è arrivata al 5′ sui piedi di Cantore che ha mancato l’appuntamento col gol da pochi passi. Con il passare dei minuti le spagnole, veloci sulle fasce e abili ad attaccare gli spazi, sono cresciute e così nell’ultimo quarto d’ora la protagonista è diventata la numero milanista Giuliani: prima ha detto di no alle conclusioni di Martin-Prieto, poi al diagonale di Lucia Garcia e infine al tiro da dentro l’area di Sarriegi. Nel secondo tempo con la 17enne Dragoni (altra giocatrice romanista) entrata al posto di Bonansea, l’Italia va vicina al vantaggio al 26′ ma la conclusione di Boattin si stampa sull’incrocio. Poi i fuochi artificiali nel finale. Alla fine il pareggio è giusto.
La città di Vicenza e lo stadio Menti hanno rappresentato l’occasione per un commovente amarcord in ricordo di Paolo Rossi che proprio in questo stadio è cresciuto ed esploso con la maglia del Lanerossi negli anni Settanta. In mattinata, una delegazione azzurra, con la presidente della Divisione Serie A femminile professionistica Federica Cappelletti, moglie di “Pablito”, ha reso omaggio al murale di 60 metri dedicato al Pallone d’oro italiano, installato poche settimane fa, nel grattacielo Everest.
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